Il rimpianto, emozione che motiva a cogliere opportunità

Vi siete mai interrogati sull’utilità del rimpianto? Riguarda desideri non più appagabili ma si propone con forza: a quale scopo, se oramai non si può più porre rimedio a quella situazione?

Il significato etimologico del rimpianto ci indica che è un pianto rivolto al passato, ovvero rammarico per un’esperienza significativa del passato non interamente vissuta e comunque non ripetibile che spesso alimenta fantasie compensatorie in corrispondenza con i desideri rimasti inappagati (Galimberti, 1999). È un sentimento doloroso per la perdita irrimediabile di qualcosa di caro o di prezioso; nostalgia per chi non c’è più, per ciò che non si ha più, di cui non si può più godere; rammarico per ciò che non si è fatto, per le occasioni non colte; sentimento di mancanza, di privazione (Battaglia, 2005).

Focalizzarsi su alternative non percorse o, prima di una scelta, anticipare il rimpianto che si potrebbe esperire, rende il tempo non più lineare.

Allora questa potente emozione può bloccarci, ma solo se crediamo che la vita non riserva sempre nuove opportunità. Se il rimpianto esiste, nell’arco di vita è molto probabile che si ripresenterà una situazione simile. Invece che bloccarci, serve allora a spronarci a fare meglio quando si ripresenterà un’occasione. Le opportunità generano rimpianti per motivare a coglierle. Riconosciuto nella sua accezione positiva, si trasforma in energica motivazione al cambiamento. Ed anche se fossero opportunità che mai si potrebbero ripresentare, sono situazioni che ci cambiano per sempre, arricchendoci di esperienza e di uno sguardo più consapevole verso la vita.

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Un pensiero su “Il rimpianto, emozione che motiva a cogliere opportunità

  1. Per anni e anni il rimpianto di non aver potuto vivere, per nevrosi di ansia e depressione, un periodo lungo della vita,quello dei 30-40 anni, come una qualsiasi persona, mi ha fatto pensare che la mia vita non valesse piu’ nulla e questo ha comportato l’ abbandonarmi alla casualita’ degli eventi. Uscito con fortuna, ma anche molta determinazione dal buio dell’ anima, per il ritardo di crescita che la nevrosi mi aveva comportato, dovendo in quel periodo combattere contro i sintomi con farmaci, psicanalisi, psicoterapia,ho dovuto scegliere, davanti agli ostacoli della vita , se lottare per recuperare o lasciarmi andare. Ho optato per il primo: adeguarmi e lottare per andare avanti. Penso di esserci riuscito a oggi che ho 65 anni esatti. Questo articolo mi chiarisce molto sul significato di rimpianto e di come sfruttarlo per rilanciarsi in nuove opportunita’ ed esperienze e non mi fa piu’ considerare la mia vita come qualcosa di finito.

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